11/06/14

Storia del più famoso rapimento alieno in Italia

Questa non è una storia inventata. È una ricostruzione fedele che mette alla prova la vostra logica. È uno spettacolo teatrale che va ben oltre il racconto di un presunto rapimento alieno.

Io ho collaborato alla drammaturgia, ma l’autore, regista e unico interprete è Maurizio Patella.
Lo spettacolo andrà in scena per la prima volta a fine giugno.

Il testo si è aggiudicato la menzione speciale “Franco Quadri” al Premio Riccione per il teatro 2013.

Loro. Storia del più famoso rapimento alieno in Italia
Di e con Maurizio Patella
Collaborazione alla drammaturgia Antonio Paolacci
Luci Davide Rogodanza
Con il sostegno di Scarlattine Teatro e Kilowatt Festival

Nel dicembre del 1978 il metronotte Piero Fortunato Zanfretta, durante un giro di ispezione in alcune ville dell’entroterra ligure, si imbatte, a suo dire, in degli «esseri enormi, alti circa tre metri». Da allora la sua vita non sarà più la stessa, anche perché da quella notte, in quella zona, le testimonianze su strani fenomeni e avvistamenti iniziano ad accumularsi in modo sorprendente, e sembrano tutte più che attendibili. Da subito, l'episodio diventa un fatto di cronaca di cui si occupano i principali giornali e Zanfretta si ritrova al centro dei riflettori. Ma sarà solo l'inizio di una serie incredibile di avvenimenti. Ancora oggi il caso Zanfretta è ricordato come uno dei più importanti racconti di questo genere al mondo.

Solo che, appena ci si addentra nella storia, irrompe il grottesco, il ridicolo, la caricatura da film di cassetta: tra inseguimenti nella notte, astronavi e robot camuffati da timidi passanti, ci sono questi alieni goffi, troppo goffi, che porterebbero avanti un progetto demenziale di colonizzazione terrestre, approdando per altro tra i genovesi, in un incontro impossibile.
Intanto, sullo sfondo, si agita l’Italia della fine degli anni Settanta, ingenua e piena di speranze, ma anche colpita da fatti ben più drammatici e di portata storica…

Dopo aver studiato a fondo le testimonianze, gli articoli, i documenti video e audio, Maurizio Patella – in equilibrio perfetto tra teatro documentaristico, monologo satirico e teatro d’animazione – è riuscito a far esplodere questa storia in tutte le direzioni: senza rinunciare né alla presa in giro degli aspetti più ridicoli né all’analisi dei fatti oggettivamente inspiegabili, ha messo insieme uno spettacolo funambolico, giocoso e divertente, in cui predominano significativamente il registro comico e l’uso di pupazzi e giocattoli infantili animati.

In più, il testo snocciola i diversi aspetti dell'enigma come forse nessuno ha fatto prima, né chi ha creduto ai testimoni, né chi ha preferito liquidare quei fatti come semplici sciocchezze. Il tutto senza mai rinunciare al potere suggestivo e dissacrante del teatro.

Il risultato è uno spettacolo in grado di far ridere sonoramente, ma anche di aprire non pochi interrogativi nella testa di ogni spettatore. Tanto chi è scettico quanto chi tende a credere ai casi di abduction si troverà al confine tra realtà e finzione e dovrà interrogarsi sull’attendibilità delle ricostruzioni, sui modelli di comunicazione e sulla cultura passata e presente del nostro Paese.

Per me, un lavoro stimolante e interessantissimo. È stato un piacere e un grande divertimento aver collaborato alla drammaturgia.


Lo spettacolo andrà in scena per la prima volta all’interno del Festival Il Giardino delle Esperidi il 27 giugno alle 22.00 a Campsirago di Collebrianza (LC), palazzo Gambassi, e sarà replicato il 29 giugno alle 21.00 presso il municipio di Ello (LC).